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Proteso all’estremo nord della provincia di Terni, Montegabbione domina un’altura a circa 600 m s.l.m., fra la Val di Chiana romana e le Valli del Nestore e del Tevere. Situato alle pendici occidentali del Montarale, il borgo è capoluogo di un interessante territorio comunale con meraviglie naturali, storiche e culturali, che lo rendono una meta irrinunciabile per chi visita questa parte dell’Umbria.
LA STORIA
Sorta su un preesistente abitato d’epoca etrusco-romana, Montegabbione si sviluppò, a partire dal X-XI secolo, quale avamposto di avvistamento di Orvieto, grazie alla sua posizione strategica fra i domini di tale città e quelli di Perugia, per di più trovandosi in prossimità dell’antica arteria di collegamento fra Castel della Pieve, l’odierna Città della Pieve, e Todi.
Il toponimo “Montegabbione”, da taluni ricondotto al nome proprio latino “Gavius”, richiamerebbe per altri il lemma “gabbia”, inteso come struttura militare di riparo.
Ricompresa nel contado di Orvieto con il nome di “Castrum Montis Gaubionis”, il borgo fu dapprima feudo dei Bulgarelli di Parrano, i futuri conti di Marsciano, per poi passare sotto i Montemarte di Corbara.
Nel 1443, fu espugnato dalle truppe di Niccolò Piccinino e riassegnato ai Montemarte, a patto che costoro giurassero obbedienza al Papa.
Nel 1478, papa Sisto IV assegnò Montegabbione al nipote Bartolomeo della Rovere, che due anni dopo lo cedette, privo di vincoli feudali, a Orvieto.
Da quel momento, Montegabbione tornò sotto tale città e, con essa, fu in seguito assoggettata allo Stato Pontificio e, alfine, allo Stato italiano.
Durante la seconda guerra mondiale, il 16 giugno 1944, il borgo fu teatro di un duro scontro fra le truppe inglesi e gli occupanti tedeschi, alfine cacciati.
tratto da "L'Umbria che non ti aspetti, Wonderful Experience of Italy", autore Lorenzo Berna
Foto by Paolo Menchetti
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