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Uno dei passaggi più belli e più suggestivi di Perugia è sicuramente la scalinata dell'Acquedotto, che collega il centro della città con la zona sottostante, compreso il quartieri di Elce, ovvero la zona universitaria per eccellenza del nostro capoluogo.
La sua fisionomia è stata sicuramente trasformata nel corso del tempo, anche perchè nei secoli è venuta meno la funzione per la quale era stata ideato.
Infatti, l'acquedotto, costruito nel 1254, serviva per portare l'acqua dal monte Pacciano alla Fontana Maggiore, uno degli emblemi di Perugia, tuttora grande attrattiva per i turisti.
Grazie all'ingegno di Fra Bevignate e di Boninsegna da Venezia, un condotto forzato ad alta pressione riusciva a spostare l'acqua lungo un percorso in salita, per alimentare i bisogni del centro città .
L'acquedotto rimase in funzione per molti secoli, esattamente fino al 1835, quando se ne realizzò un altro, più nuovo, che sfruttava le acque provenienti da Bagnara di Nocera Umbra.
Inoltre, venuta meno la sua funzione, durante il XIX secolo, si decise di trasformare l’ultimo tratto dell'acquedotto per realizzare un bellissimo percorso pensile, che serviva per collegare il borgo di Porta S. Angelo con il centro storico.
Questo tratto è caratterizzato anche dalla presenza di un ponte sorretto da campate con arconi a tutto sesto, mentre ai suoi lati sorsero, via via, diverse abitazioni.
Inoltre, la bellissima e suggestiva scalinata incornicia questo splendido paesaggio.
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