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Il castello di Parrano, una delle emblematiche bellezze del luogo, è una struttura fortilizia, arricchita da due torri quadrate e merlatura ghibellina.
Si presenta come un edificio a cinque piani, che nel tempo ha subito innumerevoli restauri edilizi, che l'hanno portata a diventare infine una bellissima residenza signorile.
Internamente, è stata realizzata una scala elicoidale al fine di permettere un agevole collegamento tra tutti i piani dell’edificio.
Cenni storici
Il castello, che risale agli inizi dell'XI secolo, sorge in una posizione strategica di fondamentale importanza per il controllo della Valle del Chiani e dell'omonimo torrente.
Tuttavia, il territorio risulta essere stato abitato fin da epoche più lontane rispetto al periodo medievale, risalenti addirittura al Paleolitico Superiore (36.000 – 10.000 anni fa).
Infatti, a riprova di ciò, sono stati rinvenuti numerosissimi reperti, che indicano un'intensa attività umana in quei luoghi a partire da epoche preistoriche.
Comunque, le prime fonti che testimoniano l’esistenza della fortezza risalgono al 1118, anno in cui il vescovo di Orvieto, tale Guglielmo, concesse i diritti feudali sul castello alla famiglia Bulgarelli.
Costoro, una delle casate più potenti della Tuscia, nel giro di pochi anni riuscirono a creare un piccolo “impero”, che si estendeva da Monteleone d’Orvieto, a Montegabbione, passando per Montegiove, Civitella dei Conti, e Città della Pieve.
Parrano diventa così il fulcro del potere della famiglia Bulgarelli, ormai conosciuti come conti di Parrano.
Il loro antico stemma è ancora oggi osservabile, con i tipici simboli del casato della famiglia Bulgarelli, proprio al di sopra dell’arco sovrastante l'attuale ingresso dell'Ufficio postale: uno scudo sannitico nella parte superiore e tre gigli in quella inferiore.
I Bulgarelli manterranno il dominio sul feudo fino al 1518, quando Parrano verrà assorbita all'interno della sfera d'influenza della potente famiglia Baglioni di Perugia.
Successivamente, un'altra potente famiglia di discendenza nobiliare subentrò al comando del castello, vale a dire i Marescotti, che vi rimasero a capo fino al 1740.
Nel 1816, a seguito dei cambiamenti intercorsi successivamente alla sistemazione viennese di Metternich, tutti i nobili proprietari furono costretti a rinunciare in maniera definitiva al castello di Parrano.
Dal 2006 i nuovi proprietari hanno ricavato all'interno della fortezza un albergo, noto anche per il sistema di sfruttamento delle acque termali, che caratterizza le antiche segrete del castello.
Foto di Parrano vive
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