Castello Bufalini

Il castello Bufalini, situato nella piccola cittadina di San Giustino, all'interno dell'Alta Valle del Tevere, è appartenuto dal 1480 al 1988 all'omonima famiglia, originaria di Città di Castello.
Dopo un'iniziale destinazione ad uso militare della struttura, una fortezza quadrata con quattro torri di avvistamento, nel 1530 si decise di erigere, al posto del forte, una dimora residenziale gentilizia, dal bellissimo loggiato e porticato.
I fratelli Bufalini, amanti dell'arte e desiderosi di abbellire la loro proprietà, affidarono al pittore manierista Cristoforo Gherardi il compito di arricchire con pregiati affreschi ritraenti soggetti mitologici le varie stanze del castello, tra cui la Sala del Trono.
Da ricordare, a tal proposito, che la maggior parte delle residenze nobiliari dell'epoca disponevano di un trono, qualora vi fosse stata un'improvvisa visita del Papa.
Tuttavia, alla fine del secolo XVII, i conti Filippo I e Anna Maria di Bourbon di Sorbello decisero di rinnovare il maniero, affidando all'artista locale Giovanni Ventura Borghesi la realizzazione di un bellissimo giardino all'italiana.
I Bufalini proseguirono nell'abbellimento del castello, con nuovi affreschi e pregiata mobilia.
Nel luglio del 1989 Castello Bufalini è stato acquisito dal demanio dello Stato.
Rimane, ad oggi, un raro esempio di dimora storica signorile pressoché integra, che conserva gran parte del suo arredo originario, con dipinti, tappezzerie, maioliche e vari busti di epoca romana.
Per chi desiderasse visitare il Castello, è possibile ammirare la Sala degli Dei Pagani e la Sala di Prometeo con affreschi di Cristofano Gherardi; il Loggiato; la Sala della Credenza, con le vetrine dove sono custoditi ancora gli antichi e preziosi servizi da tavola in ceramica e la cristalleria; la Sala del Trono con tele raffiguranti scene dal Vecchio Testamento e dall'Orlando Furioso dell'Ariosto e la Camera del Cardinale Giovanni Ottavio Bufalini.
Mentre nel giardino all'italiana spiccano il lussureggiante roseto, la galleria vegetale detta voltabotte ed il labirinto.

Foto di Comune di San Giustino

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