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Luciano Festuccia
Proprio così: l'imponente torre Matigge che oggi svetta lungo la superstrada Flaminia, noncurante delle attività commerciali e industriali che la circondano, fu innalzata senza la porta d'ingresso per darle il massimo della difendibilità .
L'accesso avveniva attraverso un tunnel sotterraneo, sembra addirittura dall'altra parte della strada, ma fu così ben nasconsto che da tempo non se ne conosce più l'ubicazione.
Fu costruita alla fine del 1300 ma non per scopi militari, bensì per contenere e contrastare le numerose bande di malfattori che infestavano il terriorio di Trevi e di Foligno.
Aveva un suo custode fisso, ed al suo interno venne provvista di una cisterna, di un mulino, un deposito di armi e munizioni In cima venne collocata una campana 'di 300 libbre' che, quando veniva suonata, obbligava ad accorre 'un uomo per foco', cioè una persona a famiglia per provvedere a controbattere il pericolo. Malgrado tutte queste precauzioni, la torre venne assalita e conquistata dal capitano di ventura Franceschino Cybo, nel 1488, e successivamente maggiormente fortificata.
Ulteriori opere di restauro e fortificazione si ebbero ancora nel 1539 e nel 1601.
La torre aveva anche un fossato di cinta che ne aumentava la sicurezza.
Il suo nome si deve alla frazione di Matigge, del Comune di Trevi.