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Greppolischieto

Luciano Festuccia


Greppolischieto

Piccolo castello di poggio che si erge agli estremi confini meridionali del territorio piegarese, a 657 metri di altezza, solitario ed isolato, immerso in antichi boschi di querce, elci e castagni.
Completamente abbandonato negli anni '60 del secolo scorso, fu acquistato e ristrutturato da Anna Fendi, nota stilista romana, e attualmente adibito a residenze private. Stabilmente vi risiedono solo tre famiglie.
Il primo insediamento si potrebbe addirittura far risalire agli scampati alla distruzione della vicina Città di Fallera, antichissimo castelliere databile intorno al 1000 a.C., all'epoca circondata da una possente cerchia di mura e della quale restano soltanto ammassi di pietre, presumibilmente distrutta da un forte terremoto.
Fu un territorio sempre conteso da Orvieto e Marsciano, per essere infine acquisito da Perugia; nel censimento del 1282 fu classificato come "villa" abitata da sole 24 famiglie. Poco dopo però ebbe inizio la costruzione delle mura di forma ellittica, autorizzata dai magistrati perugini nell’intento di rafforzare gli estremi limiti del contado. Così Greppolischieto da villa divenne castrum e come tale si trova nominato in tutti i documenti e atti pubblici successivi al 1380.
Malgrado numerose e continuate agevolazioni adottate dai magistrati perugini nei confronti della comunità, la sua consistenza demografica andò continuamente calando a causa della eccessiva lontananza da centri maggiori che impediva il normale svolgersi delle attività sociali e commerciali: nel 1656 si scese infatti a soli 87 individui, fino al totale abbandono.
Dell’antico insediamento rimangono le mura, ben conservate, interrotte da una sola porta a sesto acuto, orientata verso nord-est, e alcuni edifici. L'accurato restauro ne fa un luogo piacevole e privilegiato, patria del silenzio, che vale veramente la pena di visitare.

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